La User’s Guide – e in particolare Ixylon-Q&A – contengono tutto quanto serve sapere per comprendere il metodo Ixylon e le opere della serie omonima.
Abbiamo scelto una forma di narrazione che attualmente viene definita Graphic Novel. La GN unisce in proporzioni liberamente variabili testo e immagini, ed è priva di veri e propri canoni strutturali di riferimento. Non è un fumetto e non è una storia illustrata: è una sorta di ibridazione dei due generi.
Anche se non è del tutto corretto – poichè si presenta più come un fumetto mutante – consideriamo il capolavoro Il Garage Ermetico dell’immortale Moebius (alias Jean Giraud) un’opera-simbolo, il capostipite della moderna e variegata categoria delle GN. A Moebius va ascritto il merito di aver irrimediabilmente deformato lo stampo nel quale venivano colate le storie, un po’ come ha fatto Frank Gehry con l’architettura. Moebius ha piantato un seme che conteneva un DNA alieno, e questo seme ha generato un Giardino dell’Eden in cui crescono e si evolvono forme organiche che rifuggono da ogni catalogazione. Se avete avuto la fortuna di vedere l’installazione di Nathalie Djurberg alla Biennale di Venezia del 2009, sapetedi cosa stiamo parlando.
Le nuove creature usano i media digitali e il Social Networking come forme di impollinazione incrociata. Nuove imprevedibili generazioni si sviluppano seguendo geometrie frattali. Sono i figli della multidemensionalità culturale, espressione di una coscienza in espansione.
E’ lo Zeitgeist, lo Spirito del Tempo, che fa dire a Clodoveo Strangel:
“Tutto è fatto di qualcos’altro”
Ixylon Vol.1 inaugura la serie e ne è il Manifesto.
E’ costituito di tre sezioni dai confini sfumati. Nella prima Multiplo si presenta, nella seconda fa un po’ di riscaldamento, nella terza entra in guerra. Ma tutto e bene quel che finisce bene.
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