Polarità

Nell’Universo vige la Legge di Polarità, che si esplica attraverso il Ritmo.

Quaggiù, nell’universo fisico, ne facciamo esperienza continuamente: il movimento si produce dall’immobilità (occorre riposare per essere in grado di svolgere una qualsiasi attività), la luce sorge dall’oscurità (chiamiamo “giorno” il loro susseguirsi), il suono nasce dal silenzio (pensate alla musica, o a una semplice conversazione: il “significato” emerge dall’alternarsi di pause e suoni).

Ogni cosa esiste, si manifesta ed è percepibile solo in relazione alla polarità opposta.
Per questo si dice che “tutto” è relativo. Perchè questo è ciò che conosciamo e accettiamo sulla base della nostra esperienza. Ed è qui che casca l’asino.

L’asino non considera che, proprio in virtù della Legge di Polarità, se nulla esiste senza il suo contrario, neppure l’universo fisico (relativo) che lui chiama “tutto” esisterebbe senza un corrispondente Universo Metafisico (Assoluto), un “nulla”.

E siccome abbiamo esperienza, perfino noi asini che pascoliamo nel “tutto”, che le polarità si risolvono nell’Unità, per diventare equilibrati, completi, dovremmo per forza accettare anche l’esistenza di quel “nulla” di cui non abbiamo esperienza.

Il Tutto è ciò che è manifesto, relativo, creato, perituro, impermanente, limitato, definibile, conoscibile.
Il Nulla è  ciò che è Assoluto, Increato, Eterno, Permanente, Illimitato, Indefinibile, Inconoscibile.
L’Esistenza trae origine dalla Non-Esistenza, il Tutto è la manifestazione del Nulla.

Trascendere la Suprema Polarità, tale è la natura dell’Uno.

Se ciò vi sembra una contraddizione e un paradosso, siete nella logica della mente inferiore, o materiale.

Se comprendete che il paradosso è il superamento della contraddizione, siete nella Mente Superiore, o Spirituale.

Se non sentite più necessità di comprendere alcunchè, se esiste solo una costante beatitudine, beh,  non ci siete più, siete andati oltre: siete l’Uno.